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Altavilla Milicia (PA), santuario diocesano della Madonna della Milicia
Italia

 

Intitolazione: Madonna della Milicia
Nazione: Italia
Luogo: Altavilla Milicia (PA), santuario diocesano della Madonna della Milicia
Tipologia: dipinto
Materia/Tecnica: tempera all'uovo
Dimensioni: 76,5 x 101,5 cm
Epoca: seconda metà del XIV sec.
Autore: anonimo pittore toscano (di scuola giottesca)
Iconografia: Madonna con il Bambino (Maestà) con san Francesco e un committente
Descrizione: Il dipinto raffigura una Madonna in trono, di tre quarti, con il Bambino in piedi sulle sue ginocchia; quest'ultimo tiene un plico con la mano sinistra. San Francesco indica con la mano destra una figura inginocchiata ai suoi piedi in atteggiamento di preghiera (il committente). La superficie di fondo presenta una decorazione geometrica.
Tradizioni/Venerazione: Secondo un'antica tradizione orale, trascritta nel 1953 dall'arciprete Gagliano Melchiorre, un giorno imprecisato prima del 1600, gli abitanti della Milicia videro veleggiare verso Palermo una nave corsara che stentava a superare Capo Zafferano. Quando l'imbarcazione virò verso terra, i milicioti accorsero sulla spiaggiai e i marinai offrirono loro il dipinto, poiché credevano che fosse la causa della loro impossibilità di raggiungere Palermo. La cosiddetta Nuvena a Madonna di l'Aritu, un testo dialettale recitato in occasione della festa della Milicia, narra invece che i pirati profanarono e gettarono in mare il quadro, trasportato poi dalle onde fino alla foce del fiume Milicia. I milicioti lo portarono in paese su un carro trainato dai buoi. Da un documento del 1636 si apprende infine che una nave corsara, non riuscendo ad avanzare verso Palermo, approdò sulle coste della Milicia, razziandone i territori ed oltraggiando la sacra immagine lì custodita. Alla notizia dello sbarco dei pirati, i palermitani, temendo un'incursione ai danni della propria città, accorsero in aiuto dei milicioti e cacciarono gli invasori. Fu così che la devozione alla Madonna della Milicia si affermò anche tra i palermitani, i quali - durante la processione dell'8 settembre -portano tutt'ora a spalle, insieme ai milicioti, la vara con il quadro, il quale, tornato in chiesa, viene rivolto verso Palermo in segno di protezione.
Storia: E' molto probabile che il quadro sia giunto ad Altavilla attraverso scambi commerciali. Resta però valida l'ipotesi che lega l'opera al marchese Francesco Maria Beccadelli di Bologna, il "fondatore" di Altavilla intorno al 1623: è infatti plausibile che egli abbia voluto collocare nella cappella annessa al proprio palazzo un'immagine di famiglia in cui erano raffigurati i suoi due santi eponimi, Maria e Francesco. Nella prima metà del XIX sec. la figura della Madonna è stata ricoperta da una rizza d'argento che la rese simile alla Madonna di Loreto.
Stato/Restauri: E' stato restaurato nel 1990. Precedentemente il dipinto era stato oggetto di grossolane ridipinture, una delle quali aveva coperto la figura del committente. Della prima metà del XIX sec. sono le mani, l'aureola, la corona e la cintola d'argento di san Francesco.
Sito Web: http://www.madonnamilicia.it
http://it.wikipedia.org
(1)
http://it.wikipedia.org (2)

 

Altavilla Milicia (PA), santuario della Madonna della Milicia, quadro     Altavilla Milicia (PA), santuario della Madonna della Milicia, quadro, part.     Altavilla Milicia (PA), santuario della Madonna della Milicia, quadro, part.     Altavilla Milicia (PA), santuario della Madonna della Milicia, quadro, part.     Altavilla Milicia (PA), santuario della Madonna della Milicia, quadro prima del restauro del 1990