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Ascoli Satriano (FG), chiesa della Madonna della Misericordia (o del Soccorso)
Italia

Intitolazione: Madonna della Misericordia (o del Soccorso)
Nazione: Italia
Luogo: Ascoli Satriano (FG), chiesa della Madonna della Misericordia (o del Soccorso)
Tipologia: dipinto/icona
Materia/Tecnica: legno (castagno) dipinto
Dimensioni: 150 x 66 cm
Epoca: VII sec. (secondo altri: metà del XIV sec.)
Iconografia: Madonna con il Bambino (Odigitria)
Descrizione: La Madonna con il Bambino è raffigurata secondo l'iconografia orientale di tipo Odigitria, con la Vergine, rappresentata a mezzo busto, che tiene in braccio Gesù benedicente. Quest'ultimo nella mano sinistra impugna una chiave. Il manto della Madonna è rosso, filettato d’oro, mentre quello del Bambino è verde scuro con fregi in oro. L’abito della Vergine è verde con stelline in oro, quello di Gesù rosso e oro. La testa della Madonna con l’aureola (verde con fiorami e gigli in oro) sporge dal quadro di tre centimetri. Lo sfondo è azzurro con gigli di Francia in oro.
Tradizioni/Venerazione: Secondo la tradizione nell'VIII sec. l'immagine sarebbe stata nascosta in un casolare di campagna per salvarla dalla persecuzione iconoclasta. In seguito il figlio del vecchio contadino che ebbe in custodia la tavoletta l'avrebbe inconsapevolmente adibita a tagliere. Un giorno l’ignaro uomo, dopo aver sezionato il maiale, si accinse a sminuzzarvi il lardo, ma appena ebbe sferrato un colpo più forte del sangue gli schizzò sul volto, spandendosi poi sulla superficie del legno, e ancora più copioso ne fuoriusciva dalla parte sottostante, tanto da scorrere sino ai suoi piedi. Non sapendosi spiegare la causa, aiutato dalla moglie, capovolse il grosso tavolo e con grande meraviglia apparve loro l’effige della Beata Vergine con una profonda ferita sulla fronte, che si cicatrizzò poco dopo. I due attoniti gridarono al miracolo e l'effigie fu restituita alla comunità dei fedeli. La campana della chiesa della Madonna della Misericordia da secoli suona ogni volta che nasce un bambino, anche per i figli degli ascolani emigrati nelle diverse parti del mondo.
Storia: Sebbene nell'VIII sec. davvero il territorio di Ascoli Satriano, conteso da Bizantini e Longobardi, fosse sottoposto alla prescrizione iconoclasta e la tavola presenti caratteristiche che ne suggeriscono una datazione al VII sec., molti studiosi sostengono che la chiesa, la campana e il dipinto siano coevi e risalgano alla metà del XIV sec., in pieno periodo angioino (ipotesi in parte corroborata dal recente restauro dell’icona, che ne ha riportato alla luce uno sfondo più antico con i gigli di Francia).
Stato/Restauri: Fu restaurata dalla Soprintendenza ai Monumenti e alle Gallerie della Puglia e Lucania a Bari tra il 1956 e il 1957. Dopo un ulteriore intervento operato dal canonico Genesio Pedrone, nel 2010 la tavola è stata restaurata a Trani da Cosimo Cilli.
Incoronazioni: L'effigie è stata impreziosita con un diadema aureo ricco di pietre preziose, fatto realizzare con le offerte di oro da parte della popolazione (l’incoronazione è avvenuta il 29 maggio 1930).
Sito Web: http://www.ascolisatrianofg.it;
http://www.prolocoascolisatriano.it;

 

Ascoli Satriano, chiesa della Madonna della Misericordia, icona