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Bologna, santuario della Madonna di San Luca
Italia

 

Intitolazione: Madonna di san Luca
Nazione: Italia
Luogo: Bologna, santuario della Madonna di San Luca
Tipologia: dipinto/icona
Materia/Tecnica: tempera e foglia d'argento su tela di lino applicata a tavola (pioppo, olmo e castagno)
Dimensioni: 65 x 57 x 2 cm
Epoca: X-XIII sec.
Iconografia: Madonna con il Bambino (Odigitria)
Descrizione: La Madonna con il Bambino è raffigurata secondo la consolidata iconografia orientale di tipo Odigitria, con la Vergine, rappresentata a mezzo busto, che tiene in braccio Gesù benedicente. I tratti del viso di Maria sono allungati e le dita della mano affusolate. Indossa una veste blu-verde, sotto la quale si intravede una sottoveste rossa. La tunica del Bambino, la cui testa appare piccola se paragonata al resto del corpo, è dello stesso colore della sottoveste della Madre. La parte superiore del dipinto appare tagliata. È eseguito a tempera e foglia d'argento, su tela di lino applicata ad una tavola centrale di pioppo, a cui sono aggiunte due tavole di testa in olmo e castagno. E' stata inoltre appurata l'esistenza di un altro dipinto sotto quello attuale: qui la Vergine è caratterizzata da un naso più sottile, mentre il Bambino sembra benedire alla moda greca (nell'immagine odierna il gesto è alla latina).
Tradizioni/Venerazione: La cronaca quattrocentesca di Graziolo Accarisi narra di un eremita greco il quale avrebbe ricevuto il dipinto, attribuito a san Luca, dai sacerdoti della basilica di S. Sofia di Costantinopoli, affinché lo portasse sul "Monte della Guardia". Giunto a Bologna, fu accolto dalle autorità e la tavola fu portata in processione sul monte. La leggenda si arricchì in seguito di ulteriori particolari, spesso dettati dalla fantasia dei cronisti. L'icona è considerata miracolosa dai bolognesi. Secondo la tradizione, nel 1433, per scongiurare la prospettiva di una carestia, dovuta a una primavera estremamente piovosa che rischiava di compromettere i raccolti, il giureconsulto Graziolo Accarisi avrebbe promosso la discesa in città dell'icona. Quando il dipinto entrò in città, la pioggia cessò; si fece allora una grande festa con una processione di tre giorni per la città, poi si riaccompagnò l'immagine al santuario. Da allora, per voto cittadino, queste celebrazioni furono ripetute ogni anno.
Storia: Il dipinto attuale, collocabile tra la fine del XII e l'inizio del XIII sec., sembra attribuibile ad una mano occidentale, ma appartenente ad un clima culturale bizantineggiante. A seguito di studi radiografici si è però appurata l'esistenza di un altro dipinto sotto l'immagine visibile oggi. In questo caso lo stile è quello bizantino dei sec. X e XI. L'origine orientale del primo dipinto sembrerebbe inoltre corroborata dall'uso dell'indaco per il colore della veste della Vergine, in uso soltanto in Asia Minore. La tavola potrebbe quindi essere stata dipinta in Oriente, portata in Italia intorno al periodo di fondazione della prima chiesa sul Colle della Guardia (1192) ed in seguito ridipinta seguendo le linee del precedente modello, ma con caratteri più occidentali.
Incoronazioni: Nel 1603 fu incoronata dall'Arcivescovo Alfonso Paleotti. Dal 1625 il dipinto è ricoperto da una lastra d'argento che lascia scoperti solo i volti, opera di Jan Jacobs di Bruxelles.
Sito Web: http://www.emiliaromagna.beniculturali.it (scheda regionale accuratissima)
http://it.wikipedia.org
(1)
http://it.wikipedia.org (2)
http://www.tatarte.it

 

Bologna, santuario della Madonna di S. Luca, icona     Bologna, santuario della Madonna di S. Luca, icona